Grazie ad uno studio che viene realizzato dalla Cribis, società specializzata nella fornitura di informazioni economiche e commerciali e servizi a valore aggiunto per le decisioni di business, a livello Italiano trimestralmente vengono analizzati nel dettaglio i pagamenti all’interno di alcuni dei settori più strategici per l’economia del nostro paese, come per esempio:
– Beni di Largo Consumo;
– Food & Beverage;
– Abbigliamento;
– Edilizia;
– Industria della Gomma e Plastica.
Questi studi rappresentano un approfondimento interessante per le aziende che hanno clienti in questi settori, per verificare se la loro esperienza è allineata a quella del mercato o diversa.
Pagamenti commerciali: calano i ritardi gravi
Per le imprese italiane le notizie sono abbastanza positive, considerato che risultano essere sempre più attente alla gestione del proprio credito, leva strategica per superare le difficoltà economiche. Calano costantemente i ritardi gravi delle aziende nei pagamenti nei confronti dei fornitori; rispetto ad un anno fa i pagamenti oltre i 30 giorni di ritardo, uno dei principali indicatori dello stato di salute delle imprese, sono infatti calati del 13%. Decisamente un buon segnale, che dà continuità al trend positivo che era emerso già nel corso del 2016.
Solo un’impresa su tre però rispetta i tempi pattuiti con i fornitori: a marzo 2017 il 35,6% delle imprese paga alla scadenza, il 52,4% entro il mese di ritardo, mentre è il 12% la percentuale dei ritardi gravi. Una percentuale, quest’ultima, che ha raggiunto il suo minimo storico dal 2012 ad oggi, anche se rispetto al 2010 è comunque più alta del 118,2%.
I Pagamenti nel Settore Edilizia
Fonte Cribis
Per quanto riguarda il settore edile, incoraggiante il fatto che sia in ripresa dopo le grandi difficoltà degli ultimi anni: a fine marzo 2017 il 41.1% delle 708.700 imprese analizzate ha saldato i fornitori alla scadenza, contro una media italiana del 35.6%. Ma il segnale più positivo arriva dal calo dei ritardi gravi (uno dei principali indicatori dello stato di salute di una impresa) diminuiti del 9.6% rispetto ad un anno fa. Rispetto al 2016 è inoltre aumentata del 2.2% la puntualità, tutti segnali di ripresa del settore. A marzo 2017 invece i pagamenti entro il mese di ritardo sono pari al 48.5%, i ritardi gravi toccano invece quota 10.4%.
Entrando nel dettaglio del settore, è il comparto degli installatori a godere di maggior salute con una puntualità del 42.8%. Segue la costruzione degli edifici con il 37.3%. Male invece l’edilizia specializzata con solo il 31.8% di pagamenti virtuosi a fronte di un 11.8%% di gravi ritardi. Rispetto invece al 2010 è proprio l’edilizia specializzata a esibire dati più rassicuranti. I pagamenti alla scadenza sono infatti cresciuti del 5.5%, mentre i ritardi gravi del 73.5%. Situazione opposta per la costruzione di edifici, la cui puntualità in questi ultimi anni è calata dell’11.6%, così come i ritardi gravi sono cresciuti del 142.6%.